Poi tetra cade l'ora in cui non credi,
l'accumulo silente del cuculo,
il nido delle vipere accudite
e mai sfamate;
Segue l'amplesso,
il tempo senza tempo in cui sei fesso,
quel trito ritornello senza tregua,
né logica che segua:
perduto in una stanza senza arredi.
Cazzo che periodo, baby.
ReplyDeleteA dir poco sgrammaticato, Jane...
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