Io parlo e le mie scarpe vanno a pezzi
e mi domando -ma poi i vagoni, i pullman, i covoni
di gente intransigente,
l'effimera diatriba dello specchio
dentro i cessi -
il tuo vestito rosso non ti salva,
e ti condanna
la trita e querula prosopopea
imposta a quegli astanti -
sentivo quel sapore di sudore,
una risposta -
dimenticavo l'ascesa dei prezzi.
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